Blog

Dal vivo è un'altra storia

Ottaviano Nelli a Gubbio è un tripudio di oro, colori e bellezza

  • Mostra
  • Gubbio, Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli
  • 23 settembre 2021 - 9 gennaio 2022
Ottaviano Nelli a Gubbio è un tripudio di oro, colori e bellezza
La vena umoristica di Ottaviano Nelli a tratti è perfino beffarda. La mostra a Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli è una splendida occasione per scoprire o approfondire questo pittore del Quattrocento, il massimo artista della città umbra di Gubbio. E quando uscite dalla mostra, lasciatevi guidare dai suoi affreschi che colorano le chiese cittadine.
Vale la visita soltanto il privilegio di stare lì ad ammirare le cinque tavole del polittico francescano finalmente una accanto all’altra, tornate quasi a festeggiare una “riunione” d’altri tempi. Hanno lasciato per qualche mese la loro casa, viaggiando da più parti di Italia, Francia e perfino Stati Uniti (niente meno che dal Worcester Art Museum in Massachusetts). Siamo all’interno della mostra Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio. Oro e colore nel cuore dell'Appennino”, ospitata fino al 9 gennaio 2022 nelle due sedi di Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli nella splendida città di Gubbio, in Umbria. Fulcro dell’esposizione a Palazzo Ducale è proprio la ricostruzione integrale, per la prima volta, del grande pentittico di Ottaviano Nelli, artista originario di Gubbio e tra i pittori più rappresentativi del gotico internazionale.
 
È un’arte gustosa, quella del Nelli, vivace e ricca di idee narrative. Si ritrova un po’ sparsa in tutto l’Appennino centrale.

Il pentittico esposto è attualmente diviso e conservato in cinque sedi diverse. La sua ricostruzione è merito di una ricerca attenta e meticolosa, frutto di studi e attese conferme. Ma vediamo una ad una le cinque tavole come sono state ricollocate: centralmente abbiamo l’“Adorazione dei Magi”, a sinistra "San Girolamo nel deserto” e “Circoncisione di Gesù Bambino”, a destra “Erode e Erodiade accusati da San Giovanni Battista” e lo “Sposalizio mistico di San Francesco con la Povertà, accompagnata dall’Obbedienza e dalla Castità”. È la riscoperta di un vero gioiello, ricomposto nel suo aspetto originario ed esposto nella città per la quale l’opera fu creato, grazie a prestiti straordinari. La sagoma del pentittico è semplice, ma colpisce subito la bizzarria nell’accostamento di scene narrative così diverse e con scale proporzionali eterogenee. Ha davvero una bella capacità di comunicare le storie sacre più solenni e la devozione appassionata del suo tempo.

 

 


Chi era Ottaviano Nelli

La mostra di Gubbio si presenta come una vera occasione per scoprire un artista certamente noto agli studiosi e storici dell’arte, un po’ meno al grande pubblico. Ma la qualità delle sue opere e la sfaccettata interpretazione dei soggetti lo fanno apprezzare da subito. Non è un caso che in pochi mesi ha registrato quasi 10.000 visitatori, in un periodo non certo facile anche per la cultura. Ottaviano Nelli fu protagonista indiscusso del Quattrocento eugubino. Seppe fondere la tradizione locale con elementi tratti dalla pittura lombarda e dalla miniatura francese.
 
«Pochi artisti sono rappresentativi della grande stagione del gotico internazionale come Ottaviano Nelli», le parole dei curatori Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli.
 
«Ebbe la capacità di farsi interprete del suo tempo, della sua gente e dei suoi paesi, di una borghesia mercantile ed artigiana in esuberante crisi di vitalità di cui lui era figlio. Fu vorace e quasi bulimico nell’assimilare spunti disparati e contrastanti. La forza pittorica di Ottaviano Nelli fu la capacità di attraversare i registri e mescolare i livelli, la musica degli angeli e il fortore degli stabbi, l’inno sacro e la mascherata irriverente, la tenerezza liliale delle sue Madonne e la crudezza del sangue a fiotti di martirii, la dolcezza malinconica e la volgarità compiaciuta».
 
Le due sedi, Palazzo Ducale e Palazzo di Consoli, già scrigni preziosi di questa città, sono un tripudio di oro e colore. Nelle sale espositive sono presentate alcune delle testimonianze qualitativamente più alte ed emblematiche della sua arte quali polittici, anconette e affreschi strappati, con prestiti provenienti da importanti istituzioni e collezioni private.
 

Oltre la mostra: l’itinerario in città

Oro, colori e bellezza non si fermano tra le mura dei due palazzi che ospitano la mostra. Escono in città, si muovono tra vicoli e piazze dal sapore e dall’anima medioevale ancora intatta. E invadono le principali chiese cittadine, con spettacolari cicli narrativi. Ottaviano Nelli, infatti, visse ed operò a lungo ed ogni angolo di Gubbio conserva tracce della sua instancabile operosità. Di particolare rilievo sono gli affreschi in Santa Maria Nuova, con la “Madonna del Belvedere” dalla bellezza commovente e la solenne “Crocefissione”. La scoperta di Nelli prosegue in Sant’Agostino, Santa Maria della Piaggiola, San Francesco, Fraternita dei Laici (o dei Bianchi), San Domenico e canonica di San Secondo (cappella Panfili di Jacopo Bedi).
 
Veniamo agli ultimi dati, quelli degli organizzatori e sostenitori, senza i quali non potremmo ammirare questa bella mostra, attesa da tanto tempo a Gubbio e non solo. L’esposizione è promossa dalla Direzione Regionale Musei Umbria, il Comune di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio e Palazzo dei Consoli con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria, la Diocesi di Gubbio, Gubbio Cultura e Multiservizi, il Festival del Medioevo e la Galleria Nazionale dell’Umbria. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.
 
La mostra resterà visitabile fino al 9 gennaio 2022. Un omaggio unico alla ricchezza artistica e culturale di Gubbio, un'eredità conservata e trasmessa a noi per secoli.
 
Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio: dal vivo è un’altra storia.
 
Dove
Gubbio, Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli
Quando
23 settembre 2021 - 9 gennaio 2022
Categoria
Mostra
Link
Condividi
Galleria fotografica