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Dal vivo è un'altra storia

I misteri dei Monti Sibillini

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I misteri dei Monti Sibillini
Altro che 'Leggenda di Sleepy Hollow'. Tra Umbria e Marche si estende uno dei luoghi più intriganti d’Italia, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lasciatevi incantare da antichi racconti e scoprirete bellezze naturali mozzafiato.
Fate dai piedi caprini
Dicono che durante la notte le fate scendevano nella vallata per festeggiare con gli abitanti. Racconti popolari lontani nel tempo, forse assurdi. Eppure tra questi monti il sussurro del vento fa trasalire. Sulla cima di quel monte un’ombra sembra apparire e di colpo scomparire... Suggestioni, certo. Solo suggestioni. 
I Monti Sibillini si stagliano maestosi e timidi nel verde lussureggiante. Un “santuario” dell’antichità tra Umbria e Marche, avvolto dal silenzio della natura. Non aspettatevi di trovare orde di famiglie in vacanza se decidete di passare da queste parti. Poche auto sulla strada, qualche bicicletta lungo i sentieri. Qui il turismo è pacato, religioso, ambientale. E anche un po’ “superstizioso”. Il fascino di questi luoghi è tutto nel mistero che li avvolge. Pochi indizi e tante leggende. A partire dal loro nome: Sibillini. 

Misteri e leggende della Sibilla
Si racconta che nascosta in una grotta viveva la regina di un mondo sotterraneo popolato da belle fanciulle e traboccante di tesori inestimabili. Lei era la la Sibilla. Seduta sul suo trono, elargiva a chi la consultava le sue “sortes”, usando tavolette di legno di quercia su cui erano incise iscrizioni senza senso.
La Sibilla combinava magicamente le sue tavolette di legno formando frasi di senso compiuto: premonizioni, consigli e previsioni.
Simile alla famosa Sibilla Cumana, che però al posto delle tavolette usava le foglie. Ma come ogni racconto di magia non poteva mancare un terrificante sortilegio. La leggenda racconta che la regina Sibilla e le altre meravigliose creature si trasformavano in paurosi serpenti ogni fine settimana. Il loro mondo pieno di musica, feste e bellezza scompariva di colpo e le caverne diventavano gelide e senza luce.

Dove si nasconde la grotta misteriosa della Sibilla?
Le vette si rincorrono una accanto all’altra tra i versanti, le valli strette e tre ampie depressioni, che diventano spettacolari nel periodo della fiorita: Piano Grande, Piano Perduto e Piano Piccolo. Ogni stagione tutto sembra mutare e regalare scenari mozzafiato. Alcune case sparse e qualche paese, piccolo e raccolto. Serravalle, Norcia, Cascia e quel che resta di Castelluccio, colpito duramente dal terremoto del 2016. Infine Montemonaco. Per i suoi abitanti non c’è dubbio. È lì che si trova la grotta. È lì che si avventurò Guerrin Meschino, ardito cavaliere cantato da Andrea da Barberino, in cerca del padre. Dopo una lotta estrema contro le avvenenti lusinghe di maga e fate, ottenne la profezia di scendere fino all’Inferno. 

Un piccolo labirinto tra i monti 
Ad identificarla, la grotta, sono venuti negli anni passati quelli del CAI. I più attenti ricordano poi quel gruppo di esperti coraggiosi che nel 2000 sondarono il luogo, scoprendo nel sottosuolo un vestibolo crollato. Una specie di piccolo labirinto, hanno rivelato, formato da cunicoli che portano ad un’unica stanza. Cerco di immaginarmi il percorso che portava alla regina Sibilla, accompagnati dalla musica inquietante del vento tra le rocce.
Passaggi stretti e oscuri verso l’ignoto, alla scoperta di una delle donne più misteriose d’Italia, che dimorava in quello che oggi è il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Un luogo sacro e profano, popolato da storie misteriose tramandate nei secoli. Per i più appassionati di magia, è d’obbligo una puntatina al Lago di Pilato, dove nel Medioevo si potevano incontrare alchimisti e stregoni. Se siete coraggiosi visitate i monti Sibillini nel fine settimana: chissà che non vi appaia una fata mentre rientra nel suo antro, pronta a tramutarsi in serpente.

Dal vivo è un'altra storia.
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Parco dei Monti Sibillini (Umbria - Marche)
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Curiosità
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Galleria fotografica
La piana di Castelluccio durante la fiorita.