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Dal vivo è un'altra storia

La pazza idea che fossero solo canzonette

  • Mostra
  • Pesaro, Palazzo Mosca – Musei Civici e Museo Nazionale Rossini
  • luglio 2020
La pazza idea che fossero solo canzonette
Modugno, Dalla, Mina, Morandi, De Andrè e gli altri cantautori, ospiti a Pesaro. Venticinque anni che hanno rivoluzionato i sistemi sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati dalla Musica che ha saputo parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne emozioni.
"PENSO CHE UN SOGNO COSI' NON RITORNI MAI PIU'..."

Non poteva essere che Pesaro, Città Creativa Unesco della Musica, ad accogliere la nuova tappa della mostra “NOI. Non erano solo canzonette”.
Il progetto espositivo vede protagonista la “musica d’autore”, specchio della nostra storia recente e strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni politiche e sociali di quel periodo.
Visitabile fino all’11 ottobre 2020 in due sedi, Palazzo Mosca – Musei Civici e Museo Nazionale Rossini, è un evento a 360 gradi, una grande rappresentazione della storia italiana recente dal 1958 al 1982: venticinque anni rivoluzionari sotto tutti gli aspetti.
Racchiusa fra due abbracci, quello di Domenico Modugno sul palco di Sanremo 1958 e quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureò l’Italia campione del mondo.
A costante contrappunto, 100 opere musicali italiane, selezionate nel repertorio di quel periodo, costituiscono una chiave di lettura e approfondimento. Una canzone, non meno di un libro o di un dipinto, sa riflettere il momento storico in cui è stata immaginata, scritta e cantata. Non esistono canzonette, infatti, solo canzoni, e sono state trattate per quello che sono: contributi culturali di importanza critica per il passato, il presente e il futuro della nostra società. Nei grandi avvenimenti come in quelli di minor rilievo, la musica narra, descrive, talvolta preconizza e, infine, fissa nella memoria.
 
Il percorso espositivo della mostra “NOI. Non erano solo canzonette” è suddiviso in quattordici aree tematicheSi parte da Palazzo Mosca – Musei Civici con le sezioni: “Volare” penso che un sogno così non ritorni mai più, “Il Treno del sole” come è bella la città come è viva la città, “Il Boom” il mutare del profilo delle città e delle campagne, “Carosello” l’avvento del consumismo, “Abbronzatissimi” la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa, “L’Esercito del Surf” i giovani quale nuovo soggetto sociale e “Pensiero Stupendo” con il lungo cammino dell’emancipazione femminile.
 
Il percorso prosegue al Museo Nazionale Rossini con le sezioni: “C’era un ragazzo che come me” le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi, “Contessa” lotte operaie, “La locomotiva” il terrorismo, “Musica ribelle” le radio libere, “La febbre del sabato sera le discoteche, “Splendido Splendente” il riflusso che darà inizio agli edonistici anni ’80 ed infine “il Mundial” la notte che ci cambiò per sempre.
 
La fruizione musicale in mostra è a più livelli: dall’audio diffuso nelle varie sale, alle opere ascoltabili singolarmente grazie alle più recenti tecnologie, agli speaker direzionali per i filmati d’epoca.
 
Sono stati scelti 100 brani, con un criterio di massima inclusività, da Peppino di Capri a Francesco Guccini, da Patty Pravo a Fabrizio De André, sono in grado di trasmettere, anche a chi non c’era, il senso profondo di quella musica e di quegli anni.
 
Il repertorio iconografico, a corredo della mostra, proviene in parte dagli inestimabili archivi Publifoto IntesaSanpaolo e in parte dall’archivio storico de il Resto del Carlino, le cui immagini, destinate ai quotidiani, ai rotocalchi e ai settimanali illustrati dell’epoca, restituiscono lo sguardo del fotoreporter di cronaca e la sua grande abilità di rappresentare in modo acuto, profondo e preciso le molteplici realtà italiane. Le opere video provengono dagli archivi delle Teche RAI, oltre che dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, un centro di conservazione, valorizzazione e diffusione del patrimonio audiovisivo prodotto dalle imprese italiane.
I dati tecnici della mostra. Patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e dalla Regione Marche, oltre che da FIMI, RAI, SCF e SIAE, è organizzata dal Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo; è prodotta da Bibibus Events ed è a cura di Gianpaolo Brusini, Giovanni De Luna, Lucio Salvini, con la partecipazione di Fabri Fibra, Marco Tullio Giordana, Vittorio Nocenzi, Giorgio Olmoti e Omar Pedrini, a garantirne il rigore storico/scientifico, l’alta valenza culturale e la forte impronta didattico/educativa. L’allestimento è a cura della designer Francesca Seminatore, con le installazioni audio-video di Daniele Perrone.
 
“NOI. Non erano solo canzonette” è un “passo a due” stringente fra musica e società.  Che colpisce nel segno, soprattutto a distanza di anni.
Dal vivo è un'altra storia.
 
Dove
Pesaro, Palazzo Mosca – Musei Civici e Museo Nazionale Rossini
Quando
luglio 2020
Categoria
Mostra
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