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Dal vivo è un'altra storia

A tu per tu con il generale Germanico

  • Memoria
  • Museo Archeologico di Amelia (Umbria)
  • giugno 2020
A tu per tu con il generale Germanico
Sguardo fiero, portamento austero. Ha tutta la stoffa dell'imperatore, il generale romano Germanico. Peccato la sorte avversa che lo portò ad una morte prematura. Ma i suoi 2000 anni li porta benissimo.
Il 10 ottobre 2019 è stata una data significante: 2000 anni dalla sua morte. Eh sì, il generale Nerone Claudio Druso Germanico lasciò la sua vita e il suo glorioso futuro all'età di soli 34 anni e con un destino illuminato davanti a sè. Doveva succedere al trono alla morte dello zio naturale e padre adottivo, Tiberio, ma la sua scomparsa prematura gettò l’Impero romano in un momento di profondo cordoglio.
Numerose furono le statue erette in suo onore. Ma l'unica ritrovata è quella magnifica esposta al Museo Archeologico di Amelia, scoperta nel 1963.
Davanti a questa statua loricata in bronzo, alta più di due metri, lo stupore e la meraviglia sono immediati.
Il bronzo di Amelia è armato e coperto da una corazza riccamente decorata a sbalzo. Lo sguardo è fiero, il corpo spinto in avanti dal gesto del braccio alzato. Sembra dire a tutti: eccomi, sono io, il futuro imperatore.
L'osservazione della statua è accompagnata da un'interessante e ben fatta installazione multimediale intitolata "Germanico racconta", realizzata da Paco Lanciano. Attraverso immagini, video e fotografie restituisce la storia del condottiero e illustra la statua in modo puntuale e coinvolgente.

In occasione dei festeggiamenti del bimillenario è stata realizzata nel Museo la mostra installazione "Germanico Cesare… a un passo dall’impero", oggi diventata permanente. Ci si immerge in percorsi multisensoriali che presentano diversi aspetti della sua vita: la famiglia, i successi, la sua collocazione e le relazioni all’interno della dinastia giulio-claudia ed infine la morte. Un'installazione coinvolgente, pensata in un contesto teatrale che fa scoprire un grande personaggio della storia romana.
Alcuni dati tecnici su questa mostra installazione: è stata organizzata da Comune di Amelia, Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di Germanico Cesare e Regione Umbria, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, il sostegno e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. Il progetto multimediale è stato realizzato da Progetto Katatexilux; la mostra è stata prodotta da Sistema Museo.

Ma chi era il generale Nero Claudio Druso Germanico?
Nato a Roma nel 15 a.C., sotto il regno dell’imperatore Augusto, era figlio del condottiero Druso Maggiore, fratello del futuro imperatore Tiberio. Fu adottato dallo zio Tiberio per volontà dello stesso Augusto, che voleva assicurarsi la successione e che gli diede in sposa la nipote Agrippina Maggiore. Germanico fece una brillante carriera politica e militare che lo impegnò nei Balcani, in Germania e in Oriente. In Siria, al ritorno dall’ultima campagna, nel 19 d.C., il giovane principe morì a causa di un’ignota malattia: le circostanze misteriose della sua morte gettarono un’ombra di sospetto sullo stesso Tiberio, di cui era nota l’avversione nei confronti del figlio adottivo, a causa della sua crescente popolarità.
Dopo la morte furono tributati a Germanico grandi onori: le sue ceneri furono deposte a Roma accanto a quelle di Augusto e gli furono erette numerosissime statue sia in Italia sia nelle province. Uno di questi ritratti si trovava all’interno del tempio di Apollo Palatino a Roma: si tratta forse del modello cui si spirarono la statua di Amelia e gli altri ritratti dello stesso tipo.

La statua di Amelia probabilmente era stata collocata nel campus della città romana, l’area destinata agli esercizi fisici e militari della gioventù locale: i complessi di questo tipo ospitavano di norma molte sculture, raffiguranti spesso proprio i membri della dinastia imperiale. Insieme alla statua, in fase di ritrovamento, emersero un gran numero di corredi, capitelli, trofei e un altare.

Di fronte a questa statua si diventa piccoli. Non solo per l'atteggiamento imponente del nostro generale, ma pensando a quando fu realizzata, alla fortuna di poterla ammirare, alla potenza del racconto che ci sta regalando.

Dal vivo è un'altra storia.
 
Dove
Museo Archeologico di Amelia (Umbria)
Quando
giugno 2020
Categoria
Memoria
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